«Comunque, per venire alla sua domanda, e anche alle domande da studio
in merito allo stesso argomento, lo sapete che non è mai stato nel mio
stile criticare le scelte arbitrali, nemmeno laddove tali scelte abbiano
condizionato pesantemente l’andamento delle partite, come, lo cito solo
a mo’ di esempio, nel caso della gara di questa sera, in cui la mia
squadra, non lo dico io, lo dicono tutti, è stata penalizzata dalle
decisioni dell’arbitro, ma diciamo pure di tutta la terna, perché anche i
guardalinee, e lo sto dicendo con simpatia, sia chiaro, col sorriso
sulle labbra e senza alcuna vena polemica, ci hanno messo in difficoltà,
soprattutto nel secondo tempo, e, badate bene, lungi da me iniziare a
parlare dei singoli episodi, conoscete la mia politica riguardo il non
commentare i singoli episodi, ho sempre preferito parlare dell’intera
partita, sebbene sia innegabile, va detto, che pochi episodi possano
compromettere il resto dell’incontro, come al diciottesimo minuto di
gioco, per esempio, quando il nostro attaccante, a tu per tu con il
portiere avversario, è stato fermato perché la sua posizione è stata
giudicata irregolare, nonostante mi sembri davvero ridicolo,
perdonatemi, dover ancora una volta affermare quello che hanno visto
tutti e che avete visto anche voi ed il vostro moviolista e tutta la
gente a casa che, come me e voi e il vostro moviolista, si è sicuramente
indignata, e cioè che il nostro attaccante, che era in posizione
assolutamente valida, almeno un metro al di qua della linea del
fuorigioco, anche un metro e mezzo, va’, è stato fermato dalla
segnalazione del guardalinee, il quale, quindi, dal momento che il
nostro attaccante, che era solo davanti al portiere, avrebbe certamente
segnato la rete che ci avrebbe fatto vincere la partita, ha, di fatto,
annullato un gol regolare, falsando il risultato finale e costringendoci
a tornare a casa con questo pareggio che non accontenta nessuno,
nemmeno i nostri avversari, che infatti, se ci avete fatto caso, perché
io ci ho fatto caso, prima, non hanno nemmeno festeggiato, e che
sicuramente farà arrabbiare, e giustamente, mi viene da dire, i nostri
tifosi, che sfogheranno la propria rabbia bruciando qualche auto e
prendendo a sassate il treno dei tifosi avversari, per cui sì, possiamo
dire che la causa di tutta quella violenza che si consumerà e che anzi,
guardate, io credo si stia già consumando, siano ancora una volta, sì,
ancora una volta, mi dispiace, Fulvio, gli arbitri, che, per carità,
sono uomini e quindi possono sbagliare, come sbagliamo tutti, del resto,
a partire da me, anzi, sono il primo a sbagliare, come a metà del
secondo tempo, quando, e lasciatemi ancora una volta chiedere scusa, a
nome mio e della Società, ho mandato a quel paese il quarto uomo, il
quale, per l’ennesima volta, mi aveva invitato a rimanere all’interno
dell’area tecnica, pena l’allontanamento dal campo, anche se, devo
dirlo, ero appena oltre il limite, giusto un trenta centimetri, e, tra
l’altro, nonostante l’allenatore avversario fosse, lui sì, sempre fuori
dalla propria area tecnica, a volte anche di un paio di metri, a lui il
quarto uomo non diceva niente, quindi è evidente che ce l’avesse con me e
mi avesse preso di mira, ma va bene così, del resto non sono uno che
porta rancore, mi conoscete, certo, non potrò dire di essere dispiaciuto
se la prossima volta, nel salire la scalinata che
dagli spogliatoi porta al terreno di gioco, scivolerà e si romperà una
gamba, chi lo sa, il calcio è strano, lo sappiamo bene, ad ogni modo,
ripeto, sbagliare è umano, però mi pare che qui si stia sbagliando, come
dire, un po’ troppo, e forse il Presidente dell’Associazione Italiana
Arbitri, che se non sbaglio è anche lui in studio, Presidente, se mi
sente, si faccia qualche domanda, mi scusi, perché anche stasera mi
sembra che si sia fischiato a senso unico, poi non ci scandalizziamo,
voglio dire, se i tifosi staccano i seggiolini delle tribune e li
lanciano verso gli steward, perché io, onestamente, non me la sento di
biasimarli, signor Presidente, me lo lasci dire, qui vanno prese delle
misure concrete, perché la situazione è diventata insostenibile, davvero
insostenibile, mi creda, è inutile che scuote la testa, e mi secca
parlare di queste cose, visto che, come è ben noto a tutti, e a voi in
particolare, ma anche a quelli che ci stanno seguendo, non metto mai in
dubbio la competenza della nostra classe arbitrale, che tuttavia rimane,
e non immaginate quanto mi dispiaccia constatarlo, una delle peggiori
d’Europa, forse la peggiore, mi sbilancio, perché queste cose dalle
altre parti, prendete la Germania o la Spagna, ad esempio, che poi ci
meravigliamo, vero, quando ci arrivano sempre davanti nelle Coppe, non
succedono, almeno, non so voi, ma io non le ho mai viste, e non voglio
credere che si tratti di malafede, figuriamoci, non voglio nemmeno
pensarlo, ci mancherebbe, perché allora potrei dirvi che l’arbitro di
stasera all’andata ci fischiò un rigore contro per un fallo di mano
inesistente, e diede un solo minuto di recupero nonostante ci fossero
stati sei cambi e due infortuni, che quando ci sono sei cambi e due
infortuni, non lo dico io, lo dice il regolamento, signor Presidente,
devi dare almeno tre-quattro minuti, e dico almeno, perché di solito se
ne danno cinque, tutti ne danno cinque, è una questione di buon senso,
quindi appunto, non mettiamo in mezzo la malafede perché sennò rischiamo
davvero di fare discussioni da bar sport, che non piacciono né a me né,
soprattutto, alla Società, che fino a questo momento ha manifestato,
come me, del resto, sfido chiunque a negarlo, una correttezza esemplare,
senza mai lamentarsi o alzare la voce, anche se alla fine, a forza di
stare zitto, uno lo prende anche un po’ in quel posto, scusate, ma a
questo punto sarebbe anche il caso, e mi riferisco ai nostri dirigenti,
di farsi sentire in Lega e in Federazione, perché va bene essere onesti,
ma rimetterci no, non è giusto, soprattutto se, non ci nascondiamo
dietro a un dito, per cortesia, bisogna essere intellettualmente onesti,
i torti arbitrali che subiamo avvantaggiano le nostre dirette
concorrenti per il titolo, come i nostri avversari di stasera, che
ancora una volta hanno beneficiato degli errori commessi dall’arbitro e
dai suoi assistenti, errori di cui non hanno bisogno, direi, dal momento
che, anche senza il favore del direttore di gara, e qui non potete non
essere d’accordo con me, sono già abbastanza forti, forti e, aggiungo
io, leggermente scorretti, se mi permettete, davvero scorretti, in più
di un’occasione, e vi garantisco che fatico a rammaricarmene, perché non
amo parlare dell’altra squadra, non è nelle mie corde, preferisco
guardare, come si dice, in casa mia, ma ci sono stati degli episodi in
cui non mi aspettavo un atteggiamento simile dagli avversari, se devo
essere sincero, come nella lite col quarto uomo, ad esempio, e mi
dispiace doverci tornare sopra, però io l’ho visto, era tanto così
oltre il limite dell’area tecnica, ve lo garantisco, tanto così, eppure
il quarto uomo non ha detto niente, a lui, soltanto a me ha chiesto di
rimanere dentro, a lui niente e a me sì, chissà perché, eppure lui non è
intervenuto quando il quarto uomo si è rivolto a me prendendomi, a
questo punto possiamo dirlo, a male parole, nessuna solidarietà, ha
fatto finta di nulla ed è rientrato nella sua area tecnica, facendo
anche un po’ il furbo, mi sembra, e, credetemi, non voglio parlare male
di un collega che apprezzo e ritengo uno dei migliori allenatori sulla
piazza, assolutamente, non parlo mai male dei miei colleghi, non l’ho
mai fatto, credo che almeno questo me lo dobbiate riconoscere, per cui
con lui non ho nessun problema, anzi, c’è un rapporto di sincera
amicizia e rispetto reciproco, di profonda stima professionale, anche
se, dopotutto, non penso di sbagliare quando dico che sua madre si scopa
i cavalli».